giovedì 28 luglio 2011

M./Clandestino


Ya Basta!
Si è giunti ben oltre il limite di sopportazione!
Questa classe politica va esclusa dalla vita di questo cazzo di paese, vanno neutralizzati, è ciò deve naturalmente tradursi in una azione non violenta che richiede una presenza di massa nelle piazze che ospitano i palazzi del potere, nella formazione di un presidio permanente dei principi democratici che vengono quotidianamente disertati e sviliti da una casta politica autoreferenziale ed antidemocratica.
E' inaccettabile il grado di arroganza raggiunto da questo sistema di potere politico-finanziario che tiene sotto ricatto popolazioni intere ad appannaggio di singoli interessi che vengono sdoganati come bene comune. Non ho interesse per deliranti distinzione tra nord e sud, destra e sinistra, seguo l'utopia di un non luogo che possa realizzarsi in un luogo del bene comune, aperto a tutta la società umana senza alcuna distinzione pregiudiziale, e per la realizzazione di questo luogo è necessario agire adesso.

Markutzh Ruwayd Mahamuhdz

venerdì 27 maggio 2011

"L'ultimo buio"


"L'ultimo buio"

E' sul fondo che scorgo il cielo tremare
riflesso in una pozza posata li per caso
con gli occhi fissi
a testa bassa.
Una foglia taglia le nuvole a metà
mentre l'asfalto ruggisce intorno
scuro come una cornice.
L'umore dolciastro dei platani
vibra fino alle mie narici
trascinato da un vento sottile
e poi la pioggia
sul mio volto stanco
e la fine entra distratta,
in collisione con il tempo
che d'un tratto si fa immobile
così il mio corpo
disteso e grigio
come un guscio vuoto
in un mare d'istanti
dove i miei ultimi pensieri annegano
nell'ultimo buio.

markutzh

lunedì 7 marzo 2011

Precario / vs.2


Maledetta pigrizia celata in uno sguardo
e in quei ricordi esposti nelle pieghe della memoria
come una piaga ardente. 
Rivedo il volto scuro di rabbia e d'impotenza
e la vergogna sotto i colpi all'ombra dei miei pugni 
e poi il silenzio e la paura
nell'insicuro sguardo che si rivolge dentro,
come la manica di una camicia riposta troppo in fretta
e senza cura alcuna.

Non c'è più il buio adesso,
ma solo tenerezza,
e nel silenzio urla la mia mano incerta
nel tracciar segni sul foglio bianco che li attende,
come il futuro si confonde nel presente così sottile,
le braccia stese lungo il corpo come rami secchi,
fili spezzati senza più corrente.

Affiorano alla mente le paure da un passato,
uno dei tanti, che giace lì nell'attimo presente, 
con occhi che non sanno più guardare
e annegano nel volto stanco e cieco.
In petto, come una porta chiusa,
il cuore sbatte forte
e sembra fuggire via ad ogni mio sospiro.

Le gambe che cominciano a scattare
tirando calci al vento,
mentendo ad ogni curva del destino,
sapendo che la fuga finirà li, in quel punto
da dove ebbe principio,
come in un cerchio chiuso, 
senza scampo.

Precario è il mio respiro e sfuma in questo gelo,
come si fa affannoso quand'è caldo.
Precario su quel tetto è il mio destino, 
lavoro, casa, la notte e il giorno,
li ho riposti in tasca, 
vecchio mazzo di chiavi 
che dorme e sogna di aprir porte
e non lo sa più fare al suo risveglio.

(markutzh / from my first blog Ethcha! - Everytime Heap Clouds Hail Anarchy)

mercoledì 2 marzo 2011

Comunicato°4 / Il transformista euroticus


Trans-evoluzione di forme di vita animale le cui cellule dormienti, osservate in contesti il cui grado di contaminazione da parte di agenti tossici, indicati come premier euroticus compulsilvium, si sviluppa sino a conclamarsi, superando la soglia consentita dalle normative in materia di avvelenamento del clima e degli spazi pubblici.


Nella rappresentazione grafica vengono evidenziati, in sintesi, i principali livelli di trasformazione del soggetto contaminato, dove la soglia rilevata raggiunge la cifra di 150.000 UEC (unità euro cash), in cui il soggetto, classificato come transfugo scilipoticus, dal primo caso accertato rinvenuto nella sede di Montecitorio in Roma il 14/12/2010, cambia repentinamente struttura molecolare, detta volgarmente casacca, con una susseguente alterazione della massa cerebrale che assume la classica struttura semiconica nota ai più come glande, riducendone altresì la massa complessiva di circa il 70% rispetto alle dimensioni inizialmente rilevate su un individuo apparentemente sano.
Dagli studi eseguiti negli ultimi mesi da un gruppo di ricercatori  in Piazza Montecitorio, si è osservato che anche alcuni gatti randagi, avvicinati da soggetti affetti da Transfugia, sotto l'effetto del forte influsso degli agenti tossici presenti nei soggetti transfughi, si siano trasformati rapidamente, riuscendo ad introdursi in numero sempre più crescente all'interno del Palazzo di Montecitorio, aumentando così il livello di contaminazione tossica dell'emisfero parlamentare in esso ubicato. Gli esperti stanno cercando di correre ai ripari rispetto al precipitoso evolversi di questo preoccupante fenomeno, ma al momento le soluzioni sembrano limitate ed inefficienti. L'unica speranza sembra arrivare da alcuni ceppi reattivi di cellule sane che sono stati rilevati in tutta la fascia nord-africana e che pare si stiano diffondendo velocemente.

(markutzh)

Poeta di strada / GianGuido GG



GianGuido detto Gran Grappino, uomo di strada, racchiude la sua vita in un palmo di mano, dove stringe in pugno una manciata di parole lanciate in cielo come coriandoli colorati o come briciole per gli amici piccioni, con i quali amava passeggiare imitandone il movimento della testa.
In un giorno di pioggia si è tuffato in una pozzanghera per inseguire il cielo riflesso ed è scomparso via fuggendo come una nuvola veloce.

Scelgo la strada, 
perché fra squarci di cielo trafitti dalle antenne
cerco spicchi di tetti sotto i quali trovano riparo,
dalla pioggia fredda o dal sole bollente, 
le voci dei pensieri
che giocano a rincorrersi nella mia testa,
fin da quando ero bambino.

Scelgo la strada,
perché la vita è in ogni passo e in ogni direzione, 
incontra vite lente, veloci o ferme ad aspettare,
ognuna a modo suo scorre nel tempo, 
s'incrocia con le altre o corre parallela, 
come un'ordito cambia forma e colore
ricama incontri e suoni, 
come le nuvole oltre i tetti si mescolano al cielo
e al volo degli uccelli.

Scelgo la strada, 
perché dopo ogni pioggia
cerco riflesso il cielo in ogni pozza d'acqua 
e mi ci tuffo dentro, senza annegare, 
sognando di nuotare 
come una foglia, cadendo giù dal cielo, 
per essere ingoiato dal prossimo tombino 
e ancora rituffarmi giù dal cielo, senza un graffio.

Scelgo la strada,
perché non ho un lavoro, 
e un tetto a costo zero lo trovi solo sotto il cielo in mezzo al mare,
ma io non so nuotare in mare aperto, 
e affondo, 
con le tasche vuote e il peso della colpa d'esser nulla
agli occhi di mio padre e di mia madre 
e a quelli dei miei figli e della mia compagna.

Sono la strada,
disteso sotto il peso della luce di un tiepido lampione
che ondeggia
in questa notte calda di scirocco.

Sento passi leggeri calpestare le mie gambe
fin sopra la cintura
e mi sorprende,
aprendo gli occhi stanchi,
un gatto che in silenzio mi sorpassa,
va in cerca del suo amore,
avanza e canta,
sospeso tra un tetto e il cielo scuro
dove la luna resta appesa al mio timido sorriso.

Sono la strada,
disteso e freddo,
e il mio sorriso ha salutato l'alba
ed è volato via
col vento dell'ultimo spazzino.

(markutzh)

martedì 1 marzo 2011

Comunicato n°3 / Mi attendono giorni di pioggia e grandine


"Quando il potere corre ai ripari costruendo ombrelli, è tempo che la pioggia di parole si trasformi in grandine!"

Dal libro "Flowers" di Agathangelos Karahalios

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testi e disegni © markutzh 2011